Musica, inglese e Total Physical Response

Nella pratica didattica laboratoriale, orientata alla finalità formativa dell’inclusione, la contaminazione interdisciplinare tra inglese e musica è una una valida strategia metodologica. In particolare, nelle conte, nei brani tradizionali, nei brevi racconti musicali si possono trovare divertenti spunti per mettere in atto la metodologia della Total Physical Response.

La Total Physical Response (T.P.R.) è stata creata dallo psicologo americano James Asher, che ha attinto sia dai principi della pedagogia umanistica, che enfatizza l’importanza degli aspetti affettivi nell’attività educativa e didattica, sia dalle teorie psico-linguistiche dell’età evolutiva [1].

Il metodo punta sulla stretta correlazione fra azione e linguaggio e propone l’insegnamento della lingua inglese attraverso l’attività corporea.

La premessa di partenza è che l’esposizione ad input comprensibili e la riduzione dello stress sono i fattori chiave che permettono un effettivo apprendimento.

Eseguire una serie di azioni nella lingua target è considerato uno strumento per rendere il messaggio comprensibile e per minimizzare l’ansia di fronte al nuovo. L’attenzione viene infatti focalizzata sul significato della comunicazione interpretato attraverso il movimento piuttosto che sulla performance linguistica.

Per quanto riguarda la visione teorica sullo sviluppo del linguaggio che sta alla base del metodo, Asher sottolinea le somiglianze fra il processo di apprendimento della lingua madre e l’apprendimento della seconda lingua. Egli sostiene che il linguaggio diretto ai bambini piccoli consiste soprattutto di comandi: è ad essi che i bambini rispondono fisicamente, prima ancora di essere in grado di articolare produzioni verbali.

Nell’insegnamento della seconda lingua l’enfasi dovrebbe pertanto essere orientata primariamente allo sviluppo delle abilità di ascolto. Per questo motivo, durante lo svolgimento delle attività di T.P.R., ai bambini è richiesto di ascoltare e mimare azioni; la produzione, intuitiva e spontanea, è richiesta solo quando essi si sentiranno pronti ed avranno interiorizzato gli input linguistici.

Inutile sottolineare come questo metodo, che prevede una commistione tra lingua, musica, ritmo e movimento, sia estremamente stimolante e coinvolgente anche per chi troverebbe estremamente difficoltoso un approccio alla LS primariamente attraverso il canale simbolico.






Lo Storytelling nell'apprendimento dell'inglese

Lo storytelling, il raccontare, è particolarmente adatto all’insegnamento della seconda lingua, poiché in genere è caratterizzato da una sequenza temporale, da una struttura tematica, e richiede la risoluzione di un problema. Fu Propp nel 1958 ad analizzare la struttura del racconto: l’inizio, spesso “formulaic” (Once upon a time), l’introduzione dei personaggi, la descrizione dell’ambiente, la presentazione del problema, gli avvenimenti, la risoluzione e spesso la morale, espressa più o meno in modo esplicito.

Se i bambini sono abituati ad ascoltare storie nella loro lingua, saranno pronti ad ascoltarle anche nella LS e saranno in grado di prevedere come la storia si svilupperà.

Il linguaggio usato nelle storie è particolarmente adatto, essendo spesso caratterizzato dalla ripetizione, da un lessico molto ricco, dall’uso dell’allitterazione, dalla metafora e dalla combinazione di narrativa e dialogo.

Per queste ragioni, i racconti costituiscono una introduzione ideale alla lingua straniera, poiché essa viene presentata in un contesto familiare agli allievi.

Le nostre storie inoltre sono un'occasione per svolgere attività didattiche finalizzate alla riflessione sullo star bene insieme e per promuovere l'educazione ad una cittadinanza attiva e consapevole.

Insomma, lo storytelling è l'arte di raccontare...per divertirsi e per apprendere.

The Story of "Rudolph, the Red Nosed Reindeer"

Different is better!


"The Gruffalo"

Just use the intelligence and the most terrible monster is forced to flee.

But...be careful! Nothing is ever as it seems ...



Oh help! Oh no! It's a Gruffalo!

"Me First"

A Story about learning to take turns.


"Robin Hood"

The Story about a good man and his Merry Men hiding in the Greenwood of Nottingham.

Reading out-loud by Nicoletta Francia.


"My Mouth is a Volcano!"

A Story about learning how to manage thoughts and words without interrupting.



"Listen, Buddy"

A Story About Learning to Listen



BA BA DUM

BA BA DUM è un progetto internazionale che vede coinvolte ben 21 lingue e propone 5 diversi giochi per arricchire il lessico nella lingua desiderata e per ascoltare la corretta pronuncia delle parole. Entrando si trova di default impostata la lingua italiana e i giochi sono predisposti per apprendere la lingua inglese. In alto a sinistra si trova il pannello che permette di cambiare la tipologia di gioco.

Con un adulto, clicca sull'immagine sottostante e potrai entrare nella piattaforma...

                                                                    Enjoy!