Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose.

                                                                                                       Il piccolo principe, Antoine de Saint Exupéry

Perché è bello che siano i bambini a dover mostrare le cose agli adulti?

Forse perché gli adulti hanno perso il contatto con la parte più profonda di se stessi e non sanno più che cosa sia l’intuizione.

Studiano la realtà sui libri e non sanno più apprendere direttamente dall'esperienza, un dono che i bambini invece conservano ancora.

 

Seduti in terra insieme ai genitori, nella tombola vivente riletta dai bambini secondo il metodo "al volo" di Camillo Bortolato, il 16 Dicembre ci sono tanti Piccoli Principi.

Insieme, con i loro occhi puliti e i loro sorrisi, sono lì a ricordarci che... 

tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.


La TOMBOLA VIVENTE ha preso spunto dalla  “Linea del 100”,  uno degli  strumenti del METODO ANALOGICO di Camillo Bortolato  che utilizziamo in classe seconda e che serve a visualizzare e rappresentare con immediatezza i numeri e il calcolo mentale fino a 100. 

·                     Il 100 è rappresentato come un armadio con 10 ripiani

·                     Ogni ripiano è formato da dieci caselle

·                     Ci sono cinque ripiani sopra e cinque sotto

·                     Gli spazi maggiori tra il 5 e il 6 e tra il 50 e il 60 facilitano la percezione e sono riferimenti essenziali per calcolare. 

L’armadio del 100  è una retta numerica che viene spezzata e sormontata,  si va a capo come con la scrittura. Bisogna adottare  uno schema mentale per  “indovinare” le quantità senza contare una pallina alla volta:  la “posizionalità”,  cioè il posto occupato dai numeri  è l’elemento fondamentale per non perdersi.

Abbiamo iniziato ad osservare un ripiano per vedere quante palline conteneva e abbiamo scoperto che una fila intera è composta sempre da 10 palline, poi siamo passati da un ripiano all’altro contando per dieci. Ci siamo fermati a riprendere fiato tra il 50 e il 60 e quando siamo arrivati a 100 siamo tornati indietro, sempre contando per dieci

Abbiamo formato i numeri 12, 34, 56…tenendo conto che ogni ripiano è una decina, ma che per completare il numero è necessario “scoprire” anche le unità corrispondenti.

 

Questo lo abbiamo fatto con  l’armadio del 100 che abbiamo costruito da soli!



Ma non è finita qui…

partendo dall’armadio del 100,  a Natale lo spazio si è dilatato fino a diventare un enorme “tabellone” così grande da contenere  numeri viventi, formato da morbide  caselle sulle quali potersi sedere e che ha permesso ai bambini di utilizzare il corpo e il movimento per apprendere.

 

L’esperienza motoria può diventare significativa quando il bambino è immerso in un’avventura coinvolgente, in un gioco che allena a diventare grandi.